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Friuli-Venezia Giulia: come funzioneranno le sale slot, bingo e scommesse

La pandemia ha cambiato le vite di ognuno di noi. Anche la più semplice azione è divenuta problematica e ha necessitato la continua igienizzazione delle mani, l’utilizzo della mascherina e – ove possibile – dei guanti. Numerose attività sono state chiuse a causa della crisi e, purtroppo, in molte non sono riuscite a riaprire.

 

Tra le regioni più colpite d’Italia si annovera in primo luogo la realtà lombarda, profondamente colpita con più di 100.000 contagiati. Lo straordinario caso lombardo è stato sicuramente molto più elevato di altre realtà, basti pensare che le successive due regioni in classifica sono il Piemonte (con 33.521 contagiati) e l’Emilia – Romagna (33,073 contagi).

 

In una situazione assolutamente difficile ed impronosticabile l’azione delle singole regioni è stata particolarmente importante nella gestione della pandemia. Il Friuli – Venezia Giulia in tale contesto si pone al 13esimo posto per regioni contagiate. Il Friuli è sta quindi una delle regioni d’Italia meno colpite con 4.039 casi di coronavirus. La regione ha nuovamente legiferato in materia Covid – 19 disponendo anche l’apertura o la chiusura di numerosi esercizi commerciali.

 

Il caso friulano ha visto la chiusura preventiva di molti esercenti che però, con l’attuale direttiva, possono tornare a sorridere.

 

Infatti, con un’urgente ordinanza, la numero 27/PC, il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha stabilito ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

A tal proposito ha prorogato al 30 settembre 2020 l’efficacia dell’ordinanza n.22/PC del 31 luglio 2020. Si sottolinea, in una nota ufficiale della regione che l’applicazione della norma in oggetto è vincolata all’attuazione di quanto precedentemente disposto dal governo centrale. Di seguito la nota in oggetto: “fermo restando quanto disposto con le ordinanze del Ministro della salute del 12 agosto e 16 agosto 2020. La violazione delle disposizioni di cui alla presente ordinanza comporta l’applicazione di quanto previsto dall’art. 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, cosi come specificato dal decreto legge 16 maggio 2020 n. 33.

La presente ordinanza viene trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute e ai Prefetti ed ai Sindaci dei Comuni della Regione Friuli Venezia Giulia. Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi”.

 

L’ordinanza del presidente Fedriga ha quindi mantenuto aperte le sale slot, bingo e scommesse in tutta la regione. L’apertura, come per ogni esercizio commerciale sul territorio italiano, è vincolata al rispetto tassativo di tutte le norme igienico sanitarie previste. È quindi obbligatorio l’uso di mascherina protettiva almeno di tipo chirurgico o FPP1 sia per i clienti che per gli esercenti. A questi ultimi è richiesto di sanificare l’intera superficie del negozio o della sala da gioco per garantire l’incolumità dei clienti. Inoltre, all’ingresso, le sale slot, bingo o scommesse dovranno essere munite di apposito gel igienizzante. In ultimo, è ovvio che dovrà essere rispettata una capienza ridotta che possa così garantire il pieno rispetto delle norme vigenti.

 

Nel frattempo però si stanno diffondendo i giochi online - sicurissimi per evitare il contatto diretto con altre persone nelle sale slot, scommesse e bingo ma anche comodi dal punto di vista dei metodi di pagamento. Tra questi i servizi come carte di credito, e-wallet, criptovalute consentono di effettuare i depositi e prelievi in totale sicurezza evitando le truffe e rischi.